Fra poco il Volo dell’Angelo 2020

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Alle 12.00 Linda Pani, Maria dell’Anno 2019 volerà verso il palco allestito al centro di Piazza San Marco.

Un evento suggestivo che rappresenta nell’immaginario collettivo la vera apertura del Carnevale di Venezia (gli eventi della settimana che precede il volo dell’Angelo son considerate più tradizioni dei residenti, mentre da oggi si parte con le attività più turistiche).

L’Angelo 2020 Linda Pani

Ma prima della discesa dell’Angelo si svolgerà la sfilata dei cortei storici, con più di 200 persone in costume che saliranno sul palco al termine del corteo.

Quest’anno l’abito dell’Angelo – sempre sfarzoso e coperto dal mistero fino al momento del volo – è dell’Atelier di Stefano Nicolao, una fucina di meraviglie che veste le più importanti feste in costume in svolgimento in città.

Dell’abito si sa che conterrà riferimenti ai temi del Carnevale (Amore, Gioco e Follia), e sarà sicuramente una meraviglia sartoriale.

La storia del Volo dell’Angelo

Grazie all’Organizzazione ufficiale del Carnevale di Venezia possiamo fare un rewind e tornare sulle tracce della tradizione del Volo dell’Angelo.

Ci raccontano infatti:

È una tradizione nata in un’edizione del Carnevale nella metà del Cinquecento, quando venne realizzato un evento straordinario che fece molto scalpore: un giovane acrobata turco riuscì, con il solo ausilio di un bilanciere ad arrivare alla cella campanaria del campanile di San Marco camminando, nel frastuono della folla sottostante in delirio, sopra una lunghissima corda che partiva da una barca ancorata sul molo della Piazzetta. Nella discesa raggiunse, poi, la balconata del Palazzo Ducale, porgendo gli omaggi al Doge. 

Dopo il successo di questa spettacolare impresa, subito denominata Svolo del turco, che solitamente si svolgeva il Giovedì Grasso, si decise di ripetere l’iniziativa come cerimonia ufficiale anche per le successive edizioni, con tecniche simili e con forme che con gli anni subirono numerose varianti.  Per molti anni lo spettacolo, mantenendo lo stesso nome, vide esibirsi solo funamboli di professione, finché non si cimentarono, con imprevedibili variazioni, nell’impresa anche giovani veneziani.

Quando queste variazioni portarono a prevedere, per lunghi anni di seguito, un uomo dotato di ali e appeso con degli anelli alla corda, issato e fatto scendere a gran velocità lungo la fune, si coniò il nuovo termine di Volo dell’Angelo. Il prescelto, al termine della discesa nel loggione di Palazzo Ducale, riceveva sempre dalle mani del Doge dei doni o delle somme in denaro. Vi furono alcune edizioni che videro gli acrobati utilizzare per i loro spettacoli degli animali, barche e varie altre figure, oltre a rendere l’impresa sempre più difficile con ardite evoluzioni e anche svoli collettivi. 

Nel 1759 l’esibizione però finì in tragedia con l’acrobata che si schiantò al suolo tra la folla inorridita. A causa di questo grave incidente, l’evento, svolto con queste modalità venne così vietato. E il programma si svolse sostituendo l’acrobata con una grande colomba di legno che nel suo tragitto, partendo sempre dal campanile, liberava sulla folla fiori e coriandoli. Dalla prima di queste edizioni, il nome di Volo dell’Angelo divenne quindi Volo della Colombina. 

Tale evento, come la maggior parte delle altre ricorrenze e spettacoli, con la fine della storia millenaria della Serenissima si interruppe per un lungo periodo. Mentre in passato questo spettacolo veniva celebrato il giovedì Grasso, nelle edizioni moderne il rituale si svolge a mezzogiorno nella prima domenica di festa, come uno degli eventi di apertura che decretano ufficialmente l’inizio del Carnevale stesso: fino al 2001 a scendere sopra una folla festante, con lo sguardo rivolto al Campanile di San Marco, è stato un uccello meccanico dalle sembianze di una colomba, volando giù, come un tempo, sorretto da un una corda prima, un cavo nella versione più moderna verso Palazzo Ducale. Arrivata circa a metà percorso, la Colombina apriva una botola nella sua parte inferiore, librando sulla Piazzetta gremita coriandoli e stelle filanti.

La formula del Volo dell’Angelo è stata reintrodotta dall’edizione del 2001, la prima del millennio, grazie dal regista veneziano Alessandro Bressanello con un’artista della Compagnia dei Folli, Katiuscia Triberti, che assicurata a un cavo metallico, effettuò la sua discesa dalla cella campanaria del campanile verso Palazzo Ducale scorrendo lentamente verso terra, sospesa nel vuoto, sopra la moltitudine di gente che riempiva lo spazio sottostante. Nel 2008, sempre sotto la direzione di Bressanello, a scendere come Angelo fu il rapper Coolio (unico uomo ad avere vissuto l’esperienza del Volo dell’Angelo fino ad oggi) il lancio ha continuato svolgersi verso la Piazzetta con arrivo davanti a Palazzo Ducale e le protagoniste sono sempre state donne dello spettacolo, dello sport, della moda: 2002 Antonella Elia (attrice e showgirl), 2003 Frida Scarpa (schermitrice), 2004 Carlotta Mantovan (Miss Veneto 2001), 2005 Carolina Marconi (modella e attrice), 2006 Manuela Levorato (velocista), 2007 Federica Pellegrini (nuotatrice), e appunto nel 2008 – Coolio (rapper).

Nel 2009, il direttore artistico Marco Balich, decise rivoluzionare lo scenario facendo volare il suo primo “angelo” Margherita Maccapani Missoni, dal Campanile verso piazza San Marco per arrivare davanti al Museo Correr. Nell’edizione del 2010 il ruolo toccò alla modella Bianca Brandolini D’Adda.  

Dal 2011 da un’idea di Piero Rosa Salva, Amministratore Unico di Vela, a scendere dal campanile nel giorno del Volo dell’Angelo è la giovane ragazza veneziana che si è aggiudicata nell’anno precedente il titolo di Maria del Carnevale. Dal 2011 ad oggi sono così state splendide protagoniste di questo fantastico e spettacolare momento del Carnevale di Venezia Silvia Bianchini (Maria dell’anno 2010), 2012 Giulia Selero (Maria dell’anno 2011), 2013 Marta Finotto (Maria dell’anno 2012), 2014 Julia Nasi (Maria dell’anno 2013), 2015 Marianna Serena (Maria dell’anno 2014), 2016 Irene Rizzi (Maria dell’anno 2015), Claudia Marchiori (Maria dell’Anno 2016), Elisa Costantini (Maria dell’Anno 2017), ed Erika Chia che sarà l’Angelo del 2018.

Dal Comunicato stampa ufficiale

Negli ultimi anni si sono succeduti diversi sponsor; quello del 2020 è Aperol, storico marchio veneto che e tipica componente di una delle varianti base dello spritz.

“Invidio un po’ l’Angelo, se devo essere sincero – commentail direttore artistico del Carnevale 2020 Massimo Checchetto – non tanto per il costume che si metterà ma per la sensazione di volare e arrivare sul palco di Piazza San Marco che credo sia una delle cose più incredibili che ti può succedere nella vita”.

Dal Comunicato stampa ufficiale

Credo che il Direttore artistico non sia l’unico a invidiare l’Angelo: chi non vorrebbe poter vivere momenti così straordinari nel luogo più bello del mondo?

L’Angelo 2020 Linda Pani nella foto di Riccardo Roiter Rigoni

Per chi non sarà in Piazza sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sul sito ufficiale del Carnevale di Venezia www.carnevale.venezia.it e sui canali social della manifestazione.

Gli ingressi alla Piazza sono a numero chiuso, ed è perciò più che consigliabile presentarsi con anticipo ai varchi.

Le sempre precise informazioni sulla sicurezza sono disponibili all’indirizzo https://sicurezzavenezia.bsafe.city/il-volo-dellangelo-16022020

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