Ancora per pochi giorni sarà possibile vedere a Palazzo Mula di Murano l’incredibile opera di Marco Tosa Borella “Kansaj Project”.
Una antica favola giapponese, raccontata su immagini risalenti al X secolo, prende forma sul Vetro di Murano dal genio di Marco Toso Borella, artista muranese, rappresentante di una tecnica artistica secolare che appartiene alla sua famiglia da generazioni e della quale egli è riconosciuto come uno dei massimi esponenti al mondo.
L’opera imponente, che si compone di 20 tavole delle dimensioni 75×50 cm sarà visibile al pubblico a Palazzo da Mula, a Murano, dal 13 al 22 luglio, prima di essere inviata in Giappone dove sarà esposta permanentemente. La mostra, voluta e organizzata dalla Vetreria Mazzega srl che ha commissionato l’opera all’artista su desiderio di un cliente giapponese, il Dr. Yamanishi Hiromichi, sarà aperta dalle ore 10 alle 17 ad accesso libero.
Eccezionale nel soggetto, eccezionale nelle dimensioni e nella destinazione, l’opera rappresenta anche una straordinaria storia di “resistenza” dell’arte muranese in un momento di estrema difficoltà, in quanto realizzata proprio nel corso della pandemia, in pieno lockdown. Mentre la maggior parte delle attività produttive muranesi infatti sono rimaste chiuse a lungo, ferme le vetrerie e serrati i negozi, nel laboratorio della vetreria l’artista ha continuato instancabilmente la sua opera, concludendola proprio in concomitanza con la ripresa dell’attività turistica della città, dopo oltre un anno di lavoro.
Le incisioni riproducono in modo assolutamente fedele – anche se personalizzato per “tradurre” l’opera in una lingua artistica, quella vetraria, del tutto nuova – un antico racconto giapponese del X secolo, ossia “Taketori Monogatari”, ispirato alla leggendaria “Storia del tagliatore di bambù”, una antica fiaba giapponese. La storia, nota anche come “La storia della Principessa Kaguya” narra di una bambina misteriosa scoperta all’interno di un cespuglio di canna di bambù splendente nella notte.
Al termine della mostra l’opera sarà trasferita in Giappone e sarà esposta all’interno del Kansai Nursing School, una struttura situata nella regione del Kansai, destinata a diventare una scuola per infermiere.
Qui l’intervista all’artista
