Avrete visto in questi giorni la notizia dei ragazzotti (si fa per dire, sono ventenni, dovrebbero già essere capaci di intendere e di volere) che hanno imbrattato un leoncino di Piazza San Marco.
Un brevissimo recap:
- i ragazzotti (non credo di poter usare l’aggettivo sostantivato che mi verrebbe, ossia deficienti, quindi continuo con ragazzotti) sono – anzi, forse ERANO – studenti di Belle Arti e di IULM, quindi i futuri tutori del Bello
- i ragazzotti sono piuttosto privilegiati e hanno poco da parlare di gesto di protesta, visto che sono studenti fuori sede e i paparini pagano non solo le rette ma anche vitto e alloggio alla loro promettente prole
- i ragazzotti erano ubriachi fatti, e hanno messo in atto la genialata alle tre di notte
- i ragazzotti hanno avuto la bella idea di cercare di sminuire la minchiata (vedetelo come un termine tecnico) dicendo che era solo una bravata. Una bravata ‘sto cavolo. E’ un grave atto vandalico con dei significati terrificanti, visto il background elencato nei punti precedenti.
Ma.
Ma intanto che se ne parla ancora, con qualcuno che inizia pure a giustificarli e a chiedere che non vengano messi alla gogna, un’Azienda specializzata di Adria ha offerto gratuitamente di restaurare il leoncino sfregiato dalla demenza dei ragazzotti.
Gli altri parlano, i Veneti si rimboccano le maniche e si mettono al lavoro.
Uno dei tanti motivi per cui amo questa Regione e i suoi abitanti.