A Venezia è bello anche arrivarci!

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Chi segue il blog sa che non sono solo innamorata follemente di Venezia, ma anche del Veneto in generale, una regione ricca di luoghi magici da scoprire.

In questo ultimo periodo si parla molto di overtourism in riferimento al Centro Storico di Venezia, sempre più “invaso” dal turismo mordi-e-fuggi tanto odiato dai residenti perché spesso messo in atto da visitatori poco interessati alle bellezze della città e decisamente poco attenti.

E’ capitato anche a me di sentirmi porgere la domanda “Ma oltre a Piazza San Marco cosa c’è qui da vedere?” Una situazione del genere fa cadere le braccia a me, figuriamoci la reazione che può indurre in un residente o in un “professionista del turismo”…

Detto questo, credo anche sia necessario aiutare i turisti a valutare alternative alla visita, in modo da orientare chi è interessato ANCHE verso altre esperienze, che alleggeriscano il carico del Centro Storico pur risultando di grandissimo valore per i turisti.

In questa mia ricerca ho incontrato Venice Trail e il suo animatore, Marco, con cui ho fatto una luuunga e piacevole chiacchierata per approfondire meglio le loro proposte.

Conosciamolo meglio lasciandogli la parola:

Ho 35 anni e da pessimo studente ho perso qualche anno prima di frequentare il corso di laurea in Progettazione e Gestione del Turismo Culturale. Come ti ho detto però ero un pessimo studente e non potevo macchiare la mia carriera, così ho abbandonato a pochissimi esami dalla conclusione. Ho ricevuto qualche attestato professionale sempre in ambito turistico e ho iniziato a lavorare presso un Tour Operator che si occupava (e si occupa tuttora) di turismo di lusso, era rivolto prevalentemente al mercato americano e portava i ricconi d’oltreoceano a percorrere l’Italia ma in maniera decisamente esclusiva. 

Differenza di fuso orario e di stile di vita tra me e i clienti mi portavano in sostanza a restare in un ufficio fino a tarda sera a prenotare viaggi che non avrei mai potuto fare. 

Dovevo cambiare. 

E così ho stravolto la mia vita perdendo un lavoro più o meno tranquillo per tuffarmi nell’incertezza del turismo outdoor. Ho passato circa 10 anni a tracciare itinerari per diversi tour operator di cicloturismo, ho accolto centinaia e centinaia di turisti che da Monaco e attraverso le Dolomiti hanno raggiunto Venezia, e altrettanti ne ho fatti partire verso Parenzo in tour a tappe di più giorni. 

Ho trasportato bagagli pesantissimi  da un hotel ad un’altro mentre i clienti pedalavano, ho lavato migliaia di biciclette e di catene troppo ingrassate. 

Non ho mai guadagnato tanto da poterci campare da questo lavoro ma mi è sempre piaciuto troppo è una vera passione, non saprei nemmeno dire il motivo.

Nel luglio 2019 ho iniziato la mia avventura con Venice Trail, un contenitore di escursioni outdoor nel Parco Regionale del Fiume Sile, un noleggio di biciclette e di kayak.

Come ci proponi di vivere l’esperienza-Venezia?

Ovviamente sono di parte, amo Venezia, non posso negarlo, fa parte del nostro nome, è nel nostro logo, e non solo per indicizzare bene il sito (ride) ma perchè Venice Trail è il sentiero per raggiungere il mare a piedi, su due ruote o con una pagaia ma in modo rigorosamente lento. Consideriamo Venezia in un senso più ampio del termine, siamo nel Parco Naturale del Fiume Sile, siamo a Treviso, ma siamo tremendamente legati alla storia di Venezia. Ogni Villa parla di Venezia, in ogni angolo si può scorgere un Leone.

Inoltre, il mio invito è rivolto in particolare a chi già conosce Venezia, per spingere il proprio interesse un po’ più in la, a non fermarsi al già noto, ma a scoprire Venezia da una prospettiva differente. Meglio ancora, di raggiungerla in maniera differente, sarà ancora più bella, sarà ancora più compresa.

Venezia va inserita in un contesto ben più ampio per essere completamente capita. Mi rendo conto però che per un turista i giorni sono pochi, inutile essere ipocriti, anche io sfrutterei ogni singolo minuto per scoprire la prossima calle.

Ci sono molti posti del Veneto che meritano di essere vissuti e molti di questi parlano di Venezia, dalla Foresta del Cansiglio, fonte essenziale di legname per le remiere veneziane, alle isole più e meno note della laguna. Ma se questa domanda fosse: domani viene a trovarti un tuo amico da molto lontano, hai 5 ore per stupirlo, dove lo porti? ti direi Lio Piccolo. Probabilmente lascerei l’auto a Punta Sabbioni e con la bici lo porterei in quella lingua di terra così magica, lo porterei al tramonto… possiamo aprirlo un Prosecco?

Tramonto a Lio Piccolo

Quali sono i tuoi prossimi programmi?

I prossimi eventi sono una vera incognita, purtroppo ciò che stiamo attraversando è qualcosa di assolutamente ignoto e difficile da gestire. Quello che posso dire è che tutte le nostre attività sono sia di gruppo, sia individuali, quindi con noi si può fare un’escursione anche se si è soli o in piccolissimi gruppi.

Speriamo di poter riaprire presto, ci siamo già dotati di tutte le precauzioni.

Siamo attivi nelle nostre pagine social Facebook, Instagram e da poco utilizziamo anche LinkedIn ma il contatto migliore è sempre quello di una chiacchierata per capire bene tutte le esigenze, il nostro numero è 3248618192 e ci potete scrivere a info@venicetrail.org comunque troverete tutto nel nostro sito www.venicetrail.org

Gli hotel, i ristoranti, ma soprattutto le amministrazioni dovrebbero credere di più in questo genere di turismo, i numeri non sono certamente quelli di una città di massa o di una spiaggia ma come ci insegna questo maledetto 2020 non possiamo sempre pensare a vivere sulla rendita di quanto è già consolidato. Ora noi saremo avvantaggiati, molti sceglieranno una giornata isolata in kayak a prendere il sole nel Parco del Sile rispetto ad altre destinazioni, speriamo che ora si accorgano di noi.

A tal proposito abbiamo avviato una piccola rete che coinvolge molte strutture ricettive, guide naturalistiche e turistiche, autisti  e locali per la ristorazione, se qualcuno avesse un’attività tra Treviso e Jesolo e avesse voglia di saperne di più ci può contattare

Questa chiacchierata mi ha fatto venire voglia di inforcare la bici e di andare a scoprire Lio Piccolo. C’è solo un piccolo problema: NON SO ANDARE IN BICI!!!

Nota:

Questo post non è sponsorizzato, ho parlato di Marco e del suo progetto come sempre perché mi sembra interessante.

Marco offre uno sconto del 10% sulle loro attività facendo riferimento al blog, e garantisce la gratuità totale per il secondo figlio su tutte le iniziative (anche quelle in kayak).

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