Notevolissimo come sempre il calendario della Fondazione con sede a San Giorgio, a partire dalla meravigliosa Homo Faber.
Per una volta do direttamente voce al Comunicato stampa ufficiale con cui i primi di dicembre sono state illustrate le tante iniziative in programma. In fondo trovate un dettaglio delle mostre principali
Tra gli appuntamenti espositivi di particolare rilievo: in aprile l’apertura stagionale della Galleria di Palazzo Cini con una grande mostra dedicata a Joseph Beuys a cura di Luca Massimo Barbero, mentre LE STANZE DEL VETRO – progetto in collaborazione con Pentagram Stiftung – propongono in primavera un focus sulla leggendaria azienda milanese Fontana Arte e in autunno una mostra sull’Illuminazione alla Venini
Il Consiglio Generale della Fondazione Giorgio Cini, presieduto da Giovanni Bazoli, ha approvato il programma delle iniziative culturali previste per il 2022. Il calendario si conferma ricco di appuntamenti che spaziano dalla storia dell’arte, alla musica, al teatro al confronto tra tutte le discipline. Si contano oltre 30 incontri tra convegni, giornate di studio, workshop, seminari e presentazioni; in primo piano il Corso Internazionale di Alta Cultura che – ripreso con grande successo nel 2021- si configura come una delle attività principali della programmazione istituzionale. Data la rilevanza dei nomi ospitati nel 2021 e la centralità del tema proposto dal prof. Ossola, nel 2022 il Corso vedrà alla Fondazione Giorgio Cini l’arrivo di altri massimi esponenti della cultura internazionale confrontarsi in un programma che verrà appositamente divulgato. Tra le attività aperte al pubblico, una nuova stagione concertista all’Auditorium “Lo Squero”; 4 progetti espositivi tra l’Isola di San Giorgio Maggiore e Palazzo Cini; oltre 25 progetti editoriali; varie borse di studio; un programma di formazione online e in presenza per il ciclo AOA – ARCHiVe Online Academy e un Premio – la IX edizione del “Benno Geiger” per la traduzione poetica. Nel 2022 prenderà anche il via un programma di iniziative organizzate con la Regione del Veneto per la valorizzazione delle raccolte del Castello di Monselice.
Nel 2022 la Fondazione Cini non mancherà di consolidarsi come punto di riferimento culturale a livello internazionale grazie all’attività dei suoi Istituti e Centri di Ricerca, con l’organizzazione di convegni, giornate di studio, seminari e workshop dedicati alla musica antica e comparata, al teatro, all’arte e allo studio delle civiltà comparate.
Tra gli eventi più importanti dell’anno, si ricorda l’apertura stagionale della Galleria di Palazzo Cini a San Vio (19 aprile – 21 novembre 2022) che ospiterà, in concomitanza con la Biennale Arte, la mostra dedicata al grande artista Joseph Beuys a cura di Luca Massimo Barbero e realizzata in collaborazione con Thaddaeus Ropac Gallery (fino al 31 luglio 2022). Il museo torna a essere visitabile tutti i giorni tranne il martedì, grazie al sostegno di Assicurazioni Generali.
Dal 10 aprile al 1 maggio 2022 torna a San Giorgio Homo Faber: Crafting a more human future nell’edizione Living Treasures of Europe and Japan, il grande progetto dedicato alla valorizzazione dell’alto artigianato artistico organizzato da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, in partnership con la Fondazione Cini, la Fondazione Cologni Mestieri d’Arte, la Japan Foundation e la Fondation Bettencourt Schueller, patrocinata dall’UNESCO. Negli spazi dell’Isola di San Giorgio Maggiore, i visitatori scopriranno capolavori, mostre, installazioni e workshop che – grazie al lavoro di un team di curatori internazionali coordinati da Alberto Cavalli, direttore generale della Fondazione Cologni di Milano e co-direttore della Michelangelo Foundation – presenteranno il lavoro di grandi maestri artigiani europei, di creativi e di una selezione dei Tesori Nazionali Viventi giapponesi.
Per il 2022 l’Istituto per il Teatro e il Melodramma prosegue l’attività di curatela e promozione della Stanza di Eleonora Duse, un luogo permanentemente dedicato alla memoria della grande attrice, proponendo al pubblico la mostra «Se mi dura questo entusiasmo finirò come Narciso». Inoltre verranno organizzati dei laboratori per attori To play or to be. Eleonora Duse o l’arte di esistere in collaborazione con Sonia Bergamasco e A lezione da Eleonora Duse. Dai patrimoni d’archivio alle pratiche dell’arte. Nel 2022 verrà organizzata la mostra La scena magica di Mischa Scandella in occasione delle celebrazioni all’interno del Comitato nazionale.
Due nuove mostre anche a LE STANZE DEL VETRO, iniziativa nata nel 2012 per lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria veneziana del Novecento, dalla collaborazione tra Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung. Fontana Arte: vivere nel vetro, curata da Christian Larsen incentrata sugli arredi in vetro della leggendaria azienda milanese, propone un’analisi del repertorio creativo e dei periodi di produzione dei quattro grandi direttori artistici: Gio Ponti, Pietro Chiesa, Max Ingrand e Gae Aulenti (4 aprile – 31 luglio 2022). L’illuminazione alla Venini si focalizza invece sull’illuminotecnica, settore di rilievo della produzione vetraria muranese (settembre 2022 – gennaio 2023).
Per maggiori informazioni sul programma espositivo vedere l’allegato Principali mostre.
Prosegue l’attività concertistica all’Auditorium “Lo Squero”. Si consolidano nel 2022 i rapporti con: Asolo Musica, Associazione Amici della Musica e Le Dimore del Quartetto, in collaborazione con la Fondazione Gioventù musicale d’Italia e la Fondazione Walter Stauffer. Tra gli eventi fuori cartellone si ricorda inoltre il concerto di musica ottomana sulle composizioni del principe e musicista moldavo Demetrius Cantemir.
Accanto a queste iniziative, la Fondazione porterà avanti la valorizzazione del patrimonio monumentale, artistico e storico custodito sull’Isola di San Giorgio Maggiore, promuovendo lo studio dei suoi archivi, grazie all’erogazione di borse di studio (tutti i bandi sono consultabili sul sito www.cini.it). La Fondazione Cini continuerà inoltre il processo di digitalizzazione del patrimonio grazie al centro di eccellenza ARCHiVe – Analysis and Recording of the Cultural Heritage in Venice, realizzato con il fondamentale contributo dell’Helen Hamlyn Trust di Londra. A partire da aprile 2022 il programma formativo AOA – ARCHiVe Online Academy propone un ciclo di corsi gratuiti, anche in presenza, con cadenza regolare sulla digitalizzazione dei beni culturali.
In autunno si terrà infine la IX edizione del Premio per la traduzione poetica “Benno Geiger” intitolato alla memoria di Benno Geiger – il cui fondo letterario è custodito sull’Isola di San Giorgio – istituito nel 2014 adempiendo alle ultime volontà di Elisabetta Paolina Geiger (bando consultabile su www.cini.it). Al bando, che regola l’assegnazione dei premi, è associata una borsa di studio residenziale di tre mesi al Centro ‘Vittore Branca’ per laureati, dottorandi e dottori di ricerca interessati allo studio del Fondo Geiger e degli altri fondi letterari custoditi dalla Fondazione Cini.
Comunicato stampa ufficiale
Le mostre principali – dal Comunicato stampa
Palazzo Cini. La Galleria
La Galleria di Palazzo Cini a San Vio (19 aprile – 21 novembre 2022), riapre tutti i giorni tranne il martedì grazie alla partnership con Assicurazioni Generali. La Galleria di Palazzo Cini, raffinata casa-museo sorta nel 1984, custodisce un prezioso nucleo della raccolta d’arte antica di uno dei più importanti collezionisti del novecento italiano: l’imprenditore e filantropo Vittorio Cini (1885 – 1977). L’apertura della Galleria sarà accompagnata da attività espositive, culturali e didattiche.
In occasione della Biennale d’Arte, il secondo piano della Galleria ospiterà, dal 19 aprile al 31 luglio, una mostra dedicata a Joseph Beuys, curata da Luca Massimo Barbero e organizzata in collaborazione con Thaddaeus Ropac Gallery. Verranno esposte circa una quarantine di opere dell’artista tedesco Joseph Beuys (1921-1986), di cui nel 2021 si sono celebrati i cento anni dalla nascita. Pittore, scultore e performance artist, Beuys è stato un personaggio poliedrico, tra gli artisti più influenti ed emblematici della seconda metà del Novecento e tra i pochi realmente capaci di sovrapporre arte e vita, ispirazione e sentire.
Homo Faber: Crafting a more human future. Living Treasures of Europe and Japan
Dal 10 aprile al primo maggio la Fondazione Giorgio Cini ospiterà Homo Faber: Crafting a more human future. Living Treasures of Europe and Japan, organizzata da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, in partnership con la Fondazione Cini, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, la Japan Foundation e la Fondation Bettencourt Schueller. Dopo l’incredibile successo dell’edizione inaugurale del 2018, la grande mostra Homo Faber celebra nuovamente l’artigianato d’eccellenza, estendendo questa volta la sua durata sull’arco di quasi un mese. Il designer giapponese di fama internazionale Naoto Fukasawa, l’acclamata fotografa giapponese Rinko Kawauchi, l’iconico regista americano Robert Wilson, il collezionista ed esperto britannico Simon Kidston, il professore universitario veneziano Stefano Micelli, l’executive director del Museo d’arte di Hakone Tokugo Uchida, i celebri architetti italiani Michele De Lucchi, Stefano Boeri, Sylvain Roca e Alessandro Pedron, la docente londinese di moda Judith Clark, il designer tedesco Sebastian Herkner, gli esperti e consulenti d’arte David Caméo et Frédéric Bodet, la curatrice britannica Tapiwa Matsinde, i designer Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto, Nicolas Lemoigne dell’écal di Losanna e il gallerista italo-belga Jean Blanchaert sono i nomi di prestigio chiamati a immaginare i 15 spazi espositivi di Homo Faber, coordinati dal direttore della Michelangelo Foundation, Alberto Cavalli. Saranno loro a creare una visione spettacolare e senza eguali dell’artigianato d’eccellenza contemporaneo, valorizzando Venezia ma anche disegnando un ponte tra tradizione e futuro, per valorizzare un concetto di “craft” inclusivo, trasversale alle discipline artistiche e progettuali. I visitatori scopriranno capolavori, mostre, installazioni, lavorazioni dal vivo e workshop che presenteranno il lavoro di grandi maestri europei e dei Tesori Nazionali Viventi giapponesi. Il format originariamente previsto per l’edizione del 2020 si arricchisce ulteriormente grazie al progetto “Homo Faber in Città” (oltre 60 botteghe, istituzioni e manifatture da scoprire a Venezia) e a patrocini importanti: l’UNESCO, il Presidente del Parlamento Europeo, la Confederazione Elvetica, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
«Se mi dura questo entusiasmo finirò come Narciso». Il ritratto fotografico della grande attrice Eleonora Duse
L’Istituto per il Teatro e il Melodramma propone al pubblico una mostra dal titolo «Se mi dura questo entusiasmo finirò come Narciso». Il ritratto fotografico della grande attrice Eleonora Duse presso il Museo Bakhrushin State Central Theatre Museum di Mosca, che sarà allestita in contemporanea, anche se in versione ridotta, presso la Stanza Duse. Con questo nuovo allestimento, l’intenzione è quella di gettare nuova luce sul ritratto fotografico dell’attrice esponendo in originale i documenti inviati in Russia in facsimile e in riproduzione quelli di proprietà del Museo Bakhrushin, esposti in originale nel corso della mostra in loco (La Stanza di Eleonora Duse, 2022).
LE STANZE DEL VETRO
Prosegue con due nuove mostre l’attività de LE STANZE DEL VETRO, iniziativa per lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria veneziana del Novecento nata dalla collaborazione tra Fondazione Cini e Pentagram Stiftung.
Fontana Arte: vivere nel vetro a cura di Christian Larsen, affronterà un argomento di grande interesse nella panoramica del vetro artistico, sia per la vastità delle tematiche sia per la valenza delle personalità coinvolte nella vicenda storica e produttiva della società milanese. La mostra offrirà una retrospettiva critica degli arredi in vetro della leggendaria azienda milanese, attraverso una scansione del repertorio creativo e dei periodi di produzione dei quattro grandi direttori artistici: Gio Ponti, Pietro Chiesa, Max Ingrand e Gae Aulenti (4 aprile – 31 luglio 2022).
In autunno invece la mostra L’illuminazione alla Venini, illustrerà l’attività della storica vetreria nel campo dell’illuminazione, dalla piccola alla grande scala, tracciandone un excursus attraverso la presentazione e l’analisi degli interventi più rappresentativi. Verrà presa in esame la produzione di serie e anche quella relativa all’impiego di elementi modulari che consentirono alla fornace di realizzare le più svariate installazioni. Fondamentale, ancora una volta, sarà l’indagine dell’archivio Venini dov’è conservata una documentazione, perlopiù inedita, che comprende un’ampia raccolta fotografica, numerosi disegni esecutivi e diversi cataloghi aziendali, i quali coprono un arco temporale che va dagli anni Venti fino ai giorni nostri (settembre 2022 – gennaio 2023).
Mostre in corso nel 2022
Ghiribizzi, i disegni inediti di Gillo Dorfles (Fondazione Giorgio Cini, fino al 31 gennaio 2022)
La mostra, curata da Aldo Colonetti e Luigi Sansone, raccoglie oltre al dipinto Vitriol (acronimo della frase latina “Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem” ), 2010, e al disegno con il detto latino Si ova struthionis sol excubare valet cur veri solis ope Virgo non generaret?, 1990, di Alberto Magno, una selezione di venti disegni inediti realizzati da Gillo Dorfles nel 2017, pochi mesi prima della sua morte avvenuta a Milano il 2 marzo del 2018.
Toni Zuccheri alla Venini e Tapio Wirkkala alla Venini (LE STANZE DEL VETRO, fino al 13 marzo 2022)
Le mostre, a cura di Marino Barovier, sono dedicate alla produzione di due artisti e designer che furono presenti alla Venini dagli anni Sessanta. Ognuno di loro, con la sua forte personalità, contribuì a caratterizzare la produzione della vetreria che, in quegli anni di grande trasformazione, non solo seppe proporre nuovi modelli senza rinunciare all’uso del colore, ma riuscì anche a rispondere alle nuove esigenze di essenzialità provenienti dal mondo del design.
Le foto sono tratte dal materiale stampa. Cliccando su ogni immagine compaiono i credits (courtesy Fondazione Giorgio Cini)