San Giorgio “centro del mondo” grazie a Homo Faber e alle tre grandi mostre alla Fondazione Giorgio Cini

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Non solo Biennale e Homo Faber, ma anche tre mostre a San Giorgio (e una a San Vio), a partire da aprile.

Si parte con Le Stanze del Vetro, dove il 4 aprile aprono le porte di “FontanaArte. Vivere nel vetro“, a cura di Christian Larsen.

La mostra offrirà una retrospettiva critica degli arredi in vetro della leggendaria azienda milanese, attraverso una scansione del repertorio creativo e dei periodi di produzione dei quattro grandi direttori artistici: Gio Ponti, Pietro Chiesa, Max Ingrand e Gae Aulenti. Dalla sua fondazione da parte di Ponti nel 1932, fino al 1996, quando Aulenti lasciò l’azienda, il catalogo di FontanaArte traccia un arco storico stilistico nel design del XX secolo, dalla logica razionale del modernismo fino alla giocosità del postmodernismo. L’allestimento sarà realizzato su progetto dell’architetto Massimiliano Locatelli.

dal Comunicato stampa

La mostra rimarrà visitabile fino al 31 luglio.

Come già scritto, il 10 aprile inizia “Homo Faber: Crafting a more human future. 2022: Living Treasures of Europe and Japan“, per poi chiudere il 1° maggio. Rimando al mio precedente post per tutti gli approfondimenti, e in ogni caso MI RACCOMANDO: È IMPERDIBILE!

Spostandoci in Centro Storico, il 20 aprile riapre, grazie alla partnership con Assicurazioni Generali, la straordinaria casa-museo di Palazzo Cini a San Vio con la mostra “Joseph Beuys. Finamente Articolato“, a cura di Luca Massimo Barbero.

Saranno esposte 40 opere del maestro dell’arte concettuale, sui temi dell’indagine sul corpo e sulla figura umana, e al ruolo che l’immagine animale riveste nel panorama creativo dell’artista. La mostra – e quindi anche il Palazzo – rimarrà visitabile fino al 2 ottobre.

A San Giorgio il 22 aprile inaugurerà On Fire, collettiva curata da Bruno Corà, organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Tornabuoni Art, dedicata a un nucleo di artisti e di opere da loro elaborate sul tema del fuoco. La chiusura è prevista per il 24 luglio.

L’esposizione mira a mostrare il fuoco non solo nelle sue conseguenze ma anche come presenza fisica attraverso il lavoro di grandi artisti internazionali quali: Alberto Burri, Yves Klein, Arman, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis e Claudio Parmiggiani. Per questa grande mostra convergeranno all’Isola di San Giorgio Maggiore numerosi prestiti internazionali concessi dalle più prestigiose collezioni sia pubbliche che private europee e nordamericane, tra essi numerosi brani inediti o raramente esposti al pubblico.

dal Comunicato stampa

Sempre il 22 aprile (anche in questo caso con chiusura il 24 luglio) aprirà la personale Kehinde Wiley: An Archaeology of Silence, a cura di Christophe Leribault, Presidente del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie.

L’esposizione, dedicata all’artista americano Kehinde Wiley includerà una serie di dipinti e sculture monumentali inediti, dove l’artista mette in luce la brutalità del passato coloniale, americano e globale, usando il linguaggio figurativo dell’eroe caduto. In quanto artista americano, il punto di partenza della riflessione artistica di Wiley sono state le morti, spietate e inutili, nel suo paese d’origine ma essa diventa un’incisiva metafora di una realtà globale.

dal Comunicato stampa

Un mio scatto dalle finestre della Fondazione Cini

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