La Fondazione Giorgio Cini ha presentato la seconda edizione dell’iniziativa culturale dedicata all’eccellenza dei mestieri d’arte contemporanei organizzata in partnership con Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship.
Ho adorato Homo Faber 2018 ma, stando a quanto presentato in Conferenza stampa, l’edizione 2022 si prospetta ancora più d’impatto!
15 le mostre, curate da 22 designer e curatori di fama internazionale, oltre 400 opere uniche realizzate da più di 350 designer e artigiani da oltre 30 nazioni, su 4.000 metri quadri (compresi spazi accessibili al pubblico per la prima volta). Questo a San Giorgio.
In più, per la prima volta, l’evento si allarga al Centro Storico, con Homo Faber in Città, che prevede il coinvolgimento di 60 eccellenze artigianali veneziane.
Gli organizzatori sono la Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, in partnership con la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, la Japan Foundation e la Fondation Bettencourt Schueller.
Renata Codello, Segretario Generale della Fondazione Cini, ha evidenziato come la Fondazione si sia impegnata nel mettere in dialogo tra loro le culture attraverso il linguaggio universale dell’alto artigianato artistico. Ma non solo, l’evento sancirà l’apertura al pubblico di alcune aree finora inaccessibili.
In occasione di Homo Faber la nostra Fondazione presenta e rende accessibili al pubblico per la prima volta, due importanti spazi sull’Isola di San Giorgio Maggiore: l’Ex Scuola Nautica e la Sala Messina. Questi luoghi, da tempo inaccessibili dopo essere stati un luogo di formazione per i giovani e una intima cappella, sono stati completamente restaurati nel corso dell’ultimo anno, grazie al fondamentale sostegno del Magistrato alle Acque di Venezia. Dal 10 aprile ospiteranno per la prima volta, dunque, 2 delle 15 esposizioni legate all’alto artigianato artistico”.
Segretario Generale della Fondazione Cini Renata Codello
Alberto Cavalli, Direttore della Fondazione Cologni, in un appassionato intervento ha presentato l’evento lasciando a bocca aperta i partecipanti. La volontà è stata quella di creare “qualcosa di meraviglioso”, in grado di far sognare.
Il Giappone è l’invitato speciale di questa edizione, con i suoi “tesori nazionali viventi“, custodi delle più importanti tradizioni artigianali nipponiche.
Nella progettazione delle mostre e degli spazi espositivi non ci si è soffermati solo sul “bello” ma si è puntato sulla ricerca di quanto fosse anche “significativo” e in grado di diventare indimenticabile.
Le mostre
- I virtuosi della porcellana – la porcellana nell’artigianato artistico contemporaneo (Biblioteca del Longhena)
- Il motivo dei mestieri – i mestieri d’arte nella decorazione d’interni. I maestri d’arte interpretano con tecniche e materiali diversi il motivo geometrico del sagrato della Basilica di San Giorgio. Il messaggio che si vuole far passare è che il patrimonio culturale non è “bello ma morto”, o solo da saccheggiare, ma può diventare il propellente per il futuro (Sala Barbantini)
- Rintracciare Venezia – installazione site-specific composta da mosaici realizzati in diversi metalli, in omaggio ai pavimenti della Basilica di San Marco (Galleria)
- Il Giardino delle 12 pietre – i capolavori di 12 Tesori nazionali viventi del Giappone, con l’esposizione di oggetti esposti su blocchi che richiamano un giardino in pietra (Cenacolo Palladiano)
- Gli Atelier delle Meraviglie – una galleria fotografica dedicata agli atelier e agli atti creativi dei 12 Tesori nazionali viventi del Giappone, con scatti inediti di luoghi normalmente inaccessibili (Chiostro dei Cipressi)
- Gesti Magistrali – con le dimostrazioni dal vivo di artigiani di talento (Vestibolo del Cenacolo)
- Italia e Giappone, le relazioni meravigliose – un omaggio agli scambi culturali tra Italia e Giappone con una collezione di raffinati oggetti realizzati a mano da maestri artigiani italiani ispirati alla cultura del Giappone (Sala del Chiostro dei Cipressi)
- Meccaniche prodigiose – cinque installazioni interattive basate sul know-how meccanico che illustrano le diverse tradizioni locali della cittadina svizzera di Sainte-Croix (Sala delle Fotografie)
- Magnae Chartae – l’arte della lavorazione della carta, con opere d’arte ispirate dagli artisti della carta europei e giapponesi (Sala Messina)
- Montblanc – alla scoperta della creazione degli strumenti di scrittura (Sala Messina)
- Bellezza in Fiore – un incantato giardino fiorito, con la collezione di vasi in vetro realizzati da Venini sulla base dei progetti di 10 tra i più rinomati flower designer internazionali (Sala Bianca)
- Next of Europe – in un progetto di Stefano Boeri, le opere di 150 maestri d’arte che trasmettono il loro talento ai giovani apprendisti (Sala degli Arazzi)
- The Artisan – una sala da te fatta a mano, arredata con pezzi iconici di artigiani, designer e artisti di tutto il mondo (Padiglione delle Capriate)
- Attendere nell’ombrosa quiete – i mestieri d’arte nel mondo del teatro e dell’opera, per scoprire come l’artigianato d’arte incontra le muse dello spettacolo (Piscina Gandini)
- Dettagli: genealogie dell’ornamento – una rivelazione dell’alto artigianato dietro 15 maison del lusso attraverso la lettura dell’evoluzione del concetto di ornamento (1° piano della Scuola Nautica)

Homo Faber e Biennale Arte
La concomitanza con la Biennale Arte verrà valorizzata attraverso la creazione di un dialogo reale tra le arti tout court e quelle applicate o decorative. A San Giorgio saranno infatti ospitate dal 22 aprile al 24 luglio due mostre d’arte contemporanea:
- la collettiva On Fire! a cura di Bruno Corà, organizzata in collaborazione con la Galleria Tornabuoni Arte di Firenze, in cui il fuoco diventa strumento di creazione artistica per i grandi del Novecento (Alberto Burri, Yves Klein, Arman, Pier Paolo Calzolari, Jannis Kounellis e Claudio Parmiggiani)
- La personale dell’artista americano Kehinde Wiley, a cura di Christophe Leribault.
Homo faber in Città
Oltre all’evento principale sull’Isola di San Giorgio, Homo Faber in Città rappresenterà un’occasione unica per esplorare le botteghe artigiane del centro storico di Venezia e vivere la città lagunare in un modo completamente nuovo.
Questa sorta di “fuori Salone” consentirà di seguire itinerari curati o di crearne su misura, per organizzare visite ad artigiani indipendenti, atelier e manifatture, mostre di artigianato artistico in musei e gallerie.
Venezia su misura
Nel corso della Conferenza stampa è stata anche presentata “Venezia su misura“, una guida all’artigianato artistico veneziano.
Homo Faber Guide
Ancora attiva anche la Homo Faber Guide, una guida digitale che permette di scoprire artigiani, manifatture, musei, gallerie ed esperienze legati al mondo dell’alto artigianato europeo. Un ponte tra eccellenze artigiane europee e appassionati d’arte, collezionisti, gallerie, viaggiatori curiosi e designer.
I biglietti
I biglietti sono già acquistabili su homofaber.com.
Ogni giorno di apertura vedrà la vendita massima di 3.000 biglietti, conviene quindi affrettarsi nel prenotare le date d’interesse.
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