Da stanotte questo blog in saór ha una nuova copertina.
Una donna con la valigia, un po’ come sono io.
Viaggio da anni per lavoro. Prima tanto. Davvero tanto. Per anni ho fatto tre viaggi a settimana, voleva dire essere in ufficio due giorni su cinque e per il resto salire e scendere da aerei e treni e autobus. Poi ho iniziato a farlo un po’ di meno. Adesso i viaggi di lavoro sono meno frequenti ma a più lungo raggio.
E poi ho sempre viaggiato per me. Perché sono nata nomade.
Sono sempre stata convinta dell’esistenza di persone come me, apparentemente senza radici e con la voglia – o il bisogno – di muoversi, di andare, di scoprire cose nuove.
Poi succedono cose.
Poi incontri il luogo del tuo cuore e le persone del tuo cuore, e scopri che, ovunque il tuo andare ti abbia portato negli anni, alla fine la Destinazione è una, e che forse non si è nomadi per nascita ma per scelta, e non necessariamente lo si rimane per sempre.
La mia Destinazione è Venezia.
Nadia, la grafica straordinaria che ha fatto questa copertina in saór (come anche quelle di alcuni miei blog delle mie vite precedenti) ha saputo cogliere senza bisogno di dirle nulla il mio essere nei confronti di Venezia. Un tornarci, in punta di piedi e con rispetto, un tenderci, con la voglia di perdermi ogni volta nelle mille meraviglie che la città offre e che non basta una vita per scoprire.
Ringrazio Nadia per la sua opera, e per la sua capacità di leggermi dentro senza bisogno di dirle tante parole.
Detto questo, spero la donna con la valigia piaccia a voi come piace a me…
Le immagini che ha usato sono state legalmente prese da dreamstime, e sono di Valeriy Kachaev e Selestron76.