Palazzo Cini è uno di quei luoghi dove si entra a colpo sicuro: qualsiasi temporanea è da non perdere, nonostante le promozioni dei loro eventi non mi facciano venire particolare voglia di visitarli.
Per questo motivo farò il possibile per andare a vedere “Leon Bakst, symbol of the Ballets Russes”.
La mostra nasce dalla collaborazione tra l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Cini ed il Museo Statale del Teatro e della Musica di San Pietroburgo, ed è realizzata in collaborazione con lo CSAR – Centro Studi sulle Arti della Russia dell’Università Ca’ Foscari.
Bakst è stato scenografo e costumista per i Ballets Russes, e i suoi modelli e figurini saranno esposti per la prima volta in Italia a Palazzo Cini.
Sarà anche possibile vedere alcuni costumi originali, fotografie, programmi di sala e la raccolta iconografica del coreografo Aurél Milloss.
Quando ho visto la pagina dedicata alla mostra sul sito di Palazzo Cini mi sono incuriosita e sono andata a cercare ulteriori informazioni su Bakst, artista di cui, colpevolmente, ignoravo l’esistenza. Amando molto le arti figurative del periodo in cui ha operato credo davvero che la visita non mi deluderà.
Come arrivare a Palazzo Cini
Da Santa Lucia si raggiunge con il 2, scendendo alla fermata Accademia. Questa zona di Venezia è straordinariamente densa di meraviglie: infatti oltre a Palazzo Cini e alle Gallerie dell’Accademia a pochi passi c’è anche la Collezione Peggy Guggenheim.