Vi segnalo il progetto dell’Archivio di Stato di Venezia, del Politecnico di Losanna e di Ca’ Foscari Venice Time Machine, presentato in questo interessante video di meno di 4 minuti diventato virale su Facebook. Qui invece il video della RAI sullo stesso progetto.
E ancora, di seguito il video reso disponibile dal Politecnico di Losanna
Lo scopo del progetto è di costruire un modello multimediale di Venezia, riorganizzando i dati presenti negli 80Km di documenti (!!! 80 chilometri !!!) contenuti nell’Archivio di Stato della città, mettendoli in relazione tra loro e con i dati di altre sedi archivistiche, grazie all’applicazione di tecniche di deep learning e utilizzando l’intelligenza artificiale.
Affascinante scoprire come si stia anche sviluppando una tecnologia che consenta di digitalizzare i testi senza dover aprire i libri! Simile ai raggi X, potrà “leggere i libri” senza doverli sfogliare, operazione che su testi antichi come quelli contenuti nell’Archivio di Venezia risulta particolarmente rischiosa per la loro integrità.
La Venice Time Machine non solo consentirà agli studiosi di accedere immediatamente ai documenti di loro interesse senza doverli cercare negli 80Km di scaffali, ma anche di effettuare simulazioni sulla base dei dati esistenti.
Come affermato nel video di Arte.tv, l’idea del progetto – un vero motore di innovazione tecnologica e sociale – è di rendere il passato di questa meravigliosa città accessibile, democratico e rappresentabile.
Mi è piaciuta la metafora presentata nello stesso video, in cui Venezia viene descritta come la Google del Medio Evo, per la sua capacità di tracciare navi, persone, flussi monetari, dando così origine a un’enorme quantità di dati arrivati fino a noi.
Qui la pagina ufficiale sul sito dell’Archivio di Stato di Venezia.
Qui la pagina del Politecnico di Losanna dedicata alla Venice Time Machine, con alcuni link ad altre risorse informative, come rassegne stampa, video e aggiornamenti ufficiali.
In una sola parola: FANTASTICO!
Da cultrice della tecnologia per passione e per motivi professionali, da sempre sostengo che questa sia davvero utile quando scatena emozioni buone. Come ad esempio in questo caso…