Biennale Arte 2019: come non perdersi nemmeno un evento

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Chiuderà il 24 novembre la Biennale Arte 2019, quest’anno intitolata oniricamente May You Live In Interesting Times.

Dal sito ufficiale della manifestazione il Presidente Baratta dà un’interpretazione inquietante del titolo:

«Il titolo di questa Mostra può essere letto come una sorta di maledizione – ha dichiarato il Presidente Paolo Baratta – nella quale l’espressione “interesting times” evoca l’idea di tempi sfidanti e persino minacciosi. Ma può essere anche un invito a vedere e considerare sempre il corso degli eventi umani nella loro complessità, un invito pertanto che ci appare particolarmente importante in tempi nei quali troppo spesso prevale un eccesso di semplificazione, generato da conformismo o da paura. E io credo che una mostra d’arte valga la pena di esistere, in primo luogo, se intende condurci davanti all’arte e agli artisti come una decisiva sfida a tutte le inclinazioni alla sovrasemplificazione.»

Dal sito ufficiale

La cura di questa edizione è affidata a Ralph Rugoff di cui al link trovate la scheda che gli ha dedicato Artslife, mentre qui trovate la sua intervista ad Artribune.

90 le partecipazioni nazionali, tra cui spiccano le “prime volte” di Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan.

79 invece gli artisti (o gruppi di artisti) invitati. Molti meno dei 120 del 2017.

Se la Biennale vera e propria si svolge nelle due sedi classiche dell’Arsenale e dei Giardini, i 21 eventi collaterali coprono l’intera Venezia, che nei 6 mesi di svolgimento si trasforma in un’enorme e meravigliosa (in qualche punto più, in altri meno) unica mostra a cielo aperto.

Agli appassionati d’arte che stanno pianificando una visita alla Biennale consiglio non solo di fare riferimento al sito ufficiale (piuttosto scarno, a dire il vero), ma soprattutto agli ottimi approfondimenti che Artribune dedica ai diversi contenuti dell’evento. Il sito mette a disposizione una Newsletter quotidiana in cui vengono riportati tutti i principali eventi artistici in Italia e i vernissage del giorno.

I biglietti

Esiste un’ampia scelta di biglietti, a seconda del tempo che pensate di voler dedicare alla visita.

Se non siete mai stati a nessuna delle edizioni precedenti della Biennale, tenete presente che il complesso delle due aree espositive principali è vastissimo ed è quasi impossibile visitarlo nella sua interezza anche in due giornate intere. Per fare un esempio, lo scorso anno non mi sono bastate quattro visite per vedere tutta la Biennale Architettura (vero che sono appassionata e ho dedicato molto tempo a diversi padiglioni nazionali…).

In ogni caso, sono tre i tipi principali di biglietti:

  • Biglietti Regular: validi per un solo ingresso in ciascuna sede espositiva, dall’11 maggio al 24 novembre (potete quindi entrare una volta all’Arsenale e una ai Giardini in due diversi giorni anche non consecutivi)
  • Biglietti Plus: validi per tre giorni consecutivi per più ingressi in entrambe le sedi espositive.
  • Accrediti: validi per più ingressi in entrambe le sedi

Per ogni tipologia ci sono possibilità di riduzioni e regole di validità diverse. Vi rimando quindi per completezza alla pagina ufficiale, dove è anche possibile acquistare direttamente on-line e saltare la coda.

In estrema sintesi, col biglietto Regular da 25 euro potete entrare una volta in entrambe le sedi espositive, anche in giorni non consecutivi. Ci sono varie possibilità di ottenere la riduzione, per esempio dimostrando di essere Soci Aci, Coop, Fai, Touring Club, CinemaPiù, di possedere la VeneziaUnica City pass (buono d’ordine servizi), Rolling Venice Card, Carta Giovani, essere titolari di CartaFRECCIA con biglietto Frecciargento / Frecciabianca / Frecciarossa con destinazione Venezia e data di viaggio antecedente al massimo 3 gg la data di visita, o di essere in possesso di abbonamento di Trasporto Regionale Trenitalia annuale o mensile sui treni del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. In questo caso pagherete 22 euro.

Io quest’anno, come già lo scorso, ho fatto l’accredito. Il costo è di 85 euro ed è nominativo (va quindi presentato insieme a un documento di identità). Consente accessi illimitati per tutta la durata dell’evento. Per i residenti il costo è di 50 euro. Gli studenti o i minori di 26 anni lo pagano 45 euro.

Come mantenersi aggiornati e pianificare la propria visita

In considerazione della vastità dell’Esposizione, vi consiglio vivamente di pianificare con anticipo la vostra visita, soprattutto se siete appassionati e se è la prima volta che visitate la Biennale.

Come vi dicevo, già solo per un giro superficiale dei due siti principali non bastano due giornate intere (apre alle 10.00 e chiude alle 18.00, e a meno di non fare un tour de force senza approfondimento né qualche tappa per mangiare e riposarsi, le otto ore non sono sufficienti né per l’Arsenale, né per i Giardini).

E non è tutto! Nei giorni di svolgimento Venezia si riempie di mostre collaterali e aperture straordinarie di luoghi normalmente non visitabili. Anche queste valgono assolutamente la pena di essere prese in considerazione!

Di seguito vi elenco alcune risorse che utilizzo per decidere in anticipo dove andare, nella speranza di non perdermi almeno i contenuti che presumo essere maggiormente di mio gusto.

  • Il sito ufficiale: va beh, ovvio… Qui c’è tutto anche se in forma piuttosto sintetica. Riporta anche l’elenco degli eventi collaterali. Qui la pagina Facebook.
  • Arte Intorno: questo è uno dei miei siti preferiti; consente di visualizzare su una mappa gli eventi in corso in un dato luogo. Molto comodo se avete poco tempo a disposizione e volete ottimizzare il percorso. È parte dell’ottimo ArTribune ed è valido in genere, non solo per la Biennale di Venezia. Grande risorsa da tenere in considerazione.
  • Rimanendo su ArTribune, segnalo gli approfondimenti su quelli da loro ritenuti i padiglioni flop e sui top. Io spesso mi trovo in disaccordo con i loro giudizi, ma è tutta questione di gusti personali e comunque questo tipo di articoli, che piacciano o meno, consentono di farsi un’idea di quello che ci aspetta. Magari il padiglione flop per ArTribune ci incuriosirà, lo andremo a vedere apposta e diventerà il nostro preferito…
  • Anche la prestigiosa casa d’aste Sotheby’s ha dedicato un dettagliato articolo alla Biennale di Venezia.
  • Ironico (e un pochetto disincentivante…) il pezzo dedicato alla Biennale da Esquire edizione italiana (leggendo solo questo penso che deciderei di non andarci, ma so già che alla fine qualcosa di bellissimo c’è e non vedo l’ora di scoprirlo…)
  • Anche Total Design presenta una selezione di Padiglioni e di opere da non perdere.
  • Vanity Fair allarga l’attenzione anche alle sedi collaterali e fornisce qualche spunto diverso.
  • Le scelte di Artsy (in inglese).
  • Venezia Today spiega come raggiungere i siti principali con i mezzi di trasporto pubblico.

Cosa vedrò io?

Non lo so ancora. O meglio, vorrei provare a effettuare le visite complete delle due sedi principali senza particolari obiettivi, e cercherei di non perdermi un’opera che risultava controversa già prima di essere presentata (come spesso accade a questo artista): Building Bridges, le 12 mani di Lorenzo Quinn all’Arsenale.

Una mia foto del giardino del Padiglione Italia 2018

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