DURANTE L’EMERGENZA CORONAVIRUS FARE RIFERIMENTO A QUESTO POST
A Venezia c’è un’ampia disponibilità di bagni pubblici tenuti in maniera ineccepibile.
Anche per questo i veneziani non capiscono come mai i turisti preferiscano lamentarsi di dover consumare un caffè (1 euro in media al banco) per utilizzare il bagno de bar.
O, peggio ancora, usare una calle un po’ più nascosta come wc personale a cielo aperto (e, credetemi, l’ho visto più volte con i miei occhi, con il minimo raggiunto da una donna vicino al Ponte Solesin, a due passi dai lindi bagni della Stazione Ferroviaria).
Insomma, se optiamo per andare in un bar non possiamo pretendere di usarne i servizi senza almeno prendere un caffè, perché il barista svolge un servizio commerciale diverso, e la disponibilità del bagno è un servizio accessorio per cui potremmo anche pensare di corrispondere il costo di una consumazione senza troppe lamentele.
Altrimenti possiamo affidarci ai bagni pubblici, sparsi in tutto il Centro Storico e individuabili facilmente su un sito e un’app gestiti dalla società d’igiene ambientale di Venezia, la Veritas.
Se preferite la versione cartacea, ecco la mappa in pdf.

A oggi [5 giugno 2020] le tariffe sono di 1,5 euro per ingresso, tranne nelle strutture del Tronchetto e dei Giardini Reali, dove il costo è di 1 euro.
I bambini fino a 6 anni di età e le persone con disabilità non pagano.
Insomma, #EnjoyRespectVenezia sempre!
One comment