Manca poco ormai al 21 novembre, giorno in cui si celebra la festa della Madonna della Salute.
È una delle due ricorrenze più sentite dai veneziani, insieme alla festa del Redentore, che cade la terza domenica di luglio.
Nel 1630, per chiedere alla Madonna la fine di una devastante epidemia di peste inizialmente portata da alcuni Ambasciatori di Mantova, il Patriarca Tiepolo e il Doge Contarini organizzarono una processione durata 3 giorni, facendo voto di costruire una Basilica dedicata alla Madonna qualora questa avesse fatto cessare l’epidemia.
L’epidemia, lasciandosi alle spalle 47.000 morti, un quarto della popolazione, terminò nel novembre del 1631 e, come promesso, appena finita vennero immediatamente avviati i lavori di costruzione della meravigliosa Basilica su progetto del Longhena, ispirato alle forme palladiane e dedicato alla Mesopanditissa, appunto la Madonna della Salute. I lavori durarono ben 56 anni, e terminarono con la consacrazione avvenuta il 21 novembre 1687, ma ci hanno lasciato proprio di fronte a San Marco un capolavoro barocco assoluto, caratterizzato da due grandiose cupole.
I festeggiamenti prevedono la costruzione di un ponte votivo che collega la Basilica della Salute a Santa Maria del Giglio, unendo le due sponde del Canal Grande. Il ponte è lungo 80,5 metri e largo 3,6, e nella parte centrale è appoggiato su 8 barche.
Il piatto tipico di questa ricorrenza è la castradina, un piatto a base di carne di montone sotto sale affumicata e cotta con la verza, mangiata dai veneziani nel corso di una giornata che è anche festa civile. Questo avviene infatti perché la festa del Patrono, San Marco, cade il 25 aprile, che è anche la festa della Liberazione. Il Comune, come consentito in questi casi, ha scelto quindi di utilizzare il giorno del 21 novembre come festa patronale.
Sono tante le attività che caratterizzano il periodo dei festeggiamenti che dura dall’apertura del ponte votivo fino alla sua rimozione. Per esempio il corteo acqueo, le attività dedicate ai residenti (come ad esempio la possibilità offerta dalla Peggy Guggenheim Collection di visitare gratuitamente la sede espositiva), i banchi di dolciumi e giochi per i bambini. Inoltre, il 21 novembre nella Basilica viene celebrata una messa ogni ora, dalle 6 alle 22.
Una curiosità scovata su Facebook: se siete già stati a Venezia vi sarete accorti dei gatti che la popolano indisturbati e coccolati. Tra i motivi che legano la città ai felini uno è sicuramente la riconoscenza… I gatti, cacciando i topi (tra i principali diffusori della peste), erano stati importati massiciamente per ridurre i rischi di propagazione dell’epidemia. Di seguito un bel post in merito
Per approfondire ulteriormente:
- il servizio illustrativo del TG3, che parla anche della castradina
- il video della Nuova (del 2017) sulla festa
- la pagina di Wikipedia
- il sito ufficiale della Basilica della Salute
- una pagina dall’archivio del sito del Comune di Venezia dedicata alla storia della festa
- l’approfondimento dell’ANSA

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