La Biennale non si esaurisce nelle due sedi principali dell’Arsenale e dei Giardini, ma costella il Centro Storico con mostre – spesso gratuite – in Palazzi normalmente chiusi al pubblico.
Si può quindi non solo godere degli allestimenti temporanei, ma anche approfittare delle aperture per entrare in luoghi che di solito non sono visitabili.
Purtroppo il sito ufficiale non aiuta molto a orientarsi sulle tante proposte che fanno parte del circuito, e bisogna un po’ arrangiarsi.
Le sedi dei Padiglioni nazionali non comprese nelle due location principali vanno “spulciate” da questa pagina, controllando quali non sono ospitate in Arsenale o ai Giardini.
Gli eventi collaterali sono invece raccolti in questa pagina.
A me ha aiutato molto il numero speciale de Il Giornale dell’Arte distribuito il primo giorno di apertura a quanti erano diligentemente in coda per entrare (ma non so se sia ancora disponibile).
La condivido in forma di scansione sommaria qui di seguito. Purtroppo da alcuni giorni non riesco ad accedere al loro sito, e quindi non so dirvi se la piantina sia presente in formato più chiaro e leggibile.


ArTribune ha dedicato un approfondimento speciale alle 5 mostre di Architettura organizzate in occasione della Biennale, che può essere consultato qui.
Personalmente mi sento di consigliare, pur non avendole ancora visitate di persona, le due mostre organizzate dallo Young Talent Architecture Award. a Palazzo Mora e Palazzo Michiel, per esperienza sono sempre imperdibili (e i due Palazzi valgono da soli il giro)
Il Young Talent Architecture Award vuole sostenere il talento di architetti, urbanisti e architetti paesaggisti recentemente laureati, che saranno responsabili della trasformazione futura del nostro ambiente. YTAA è nato dalla curiosità e dall’interesse per le fasi iniziali dello sviluppo di questi studenti e dal desiderio di supportarli al loro ingresso nel mondo professionale. YTAA è così diventato una piattaforma atta a favorire lo scambio di conoscenze su come noi tutti apprendiamo l’architettura, mentre la mostra parla di come l’educazione all’architettura possa essere intrapresa assieme. Il fatto che partecipino numerose scuole di architettura di tutto il mondo, anche molto diverse fra loro, consente di organizzare un evento con giovani architetti e altri investitori per discutere su come conviviamo comunemente.
Nei prossimi giorni preparerò un secondo articolo sui Padiglioni delle due sedi principali.
Dopo un’esperienza non eccezionale – ma anche troppo breve – ai Giardini, la visita all’Arsenale mi ha invece entusiasmato, in particolare alle Corderie. Ecco, dovessi consigliare da dove partire per chi ha poco tempo a disposizione, direi proprio da qui.
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