L’Arca di Vetro a San Giorgio. Uno zoo di sogni e di arte

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Sabato sono andata a visitare L’Arca di Vetro, la mostra dedicata alla straordinaria collezione di animali in vetro di Murano di Pierre Rosenberg, Direttore del Louvre.

Avevo già scritto di questa mostra qui sul blog in occasione del lancio alla Stampa, ma ammetto che leggendo il comunicato, e anche vedendo le foto, non avevo minimamente immaginato la meraviglia dell’esposizione!

Intanto la ricchezza: sono più di 750 i pezzi in mostra, e ognuno è un piccolo o grande capolavoro. Dopo averci trascorso più di due ore non vedo l’ora di tornarci per guardare ancora meglio gli oggetti esposti.

E poi… l’allestimento! Questa è una chicca, e sono certa che chi, come me, è appassionato anche di questo aspetto ne rimarrà entusiasta. Le opere sono divise per argomenti, anzi, per “ambienti naturali”: gli animali domestici, la fattoria, la giungla, il mare, il Polo, … e passando da una sala all’altra sembra di fare il giro del mondo! Colori, suoni, luci aiutano il visitatore a immedesimarsi e a vivere l’esperienza di un tuffo nella natura.

L’esposizione è a misura di bambino, con gradini, finestrelle, altezze e percorsi che aiutano i più piccoli a godersi la fantastica bellezza degli animali in vetro.

Anche gli adulti torneranno bambini apprezzando l’ambientazione di ogni singolo pezzo, studiata con enorme attenzione: il gattino che ammira la luna, il camaleonte appoggiato su una basetta dal suo stesso colore, gli animali del deserto in carovana (tranne uno bastian contrario), la mosca che cerca di scappare dalla teca dove sono anche le sue compagne… Passerei ore a cercare le pennellate di creatività che caratterizzano tutta l’esposizione.

Di grandissimo rilievo i nomi degli artisti in mostra, e nel corso della visita si scopriranno i tratti riconoscibili dei principali. Inevitabilmente, ci troveremo ad avere il nostro artista preferito e, di sala in sala, cercheremo le sue tracce.

Non mancano esemplari delle serie più celebri come i pulegosi di Napolene Martinuzzi, i volatili di Tyra Lundgren o di Toni Zuccheri per la Venini. Accanto ad esemplari noti della Seguso Vetri d’Arte, agli zebrati di Barovier & Toso, agli acquari di Alfredo Barbini, la mostra proporrà un vasto campionario di animali realizzati da vetrerie meno note ma altrettanto interessanti sul fronte della sperimentazione tecnica e formale della Murano del Novecento. A dimostrazione dell’inesauribile ispirazione del soggetto, la mostra includerà anche sculture di artisti viventi come Cristiano Bianchin, Isabelle Poilprez, Maria Grazia Rosin e Giorgio Vigna.

Dal Comunicato stampa ufficiale

Visitare questa mostra è un gioco, un gioco bellissimo anche per gli adulti che torneranno bambini e trascorreranno momenti spensierati immersi nel bello, nell’arte e nell’artigianato.

Complimenti di cuore a Giordana Naccari e Cristina Beltrami che hanno curato la mostra, e a Denise Carnini e Francesca Pedrotti che si sono occupate dell’allestimento, perché davvero hanno saputo regalarci un qualcosa di unico. E un pensiero di gratitudine anche a Pierre Rosenberg che ci consente di godere di questo tesoro, creato nel corso di 30 anni di collezione.

L’esposizione è visitabile a Le Stanze del Vetro, tutti i giorni tranne il mercoledì, dalle 10 alle 19, fino al 1° novembre 2021 (ingresso libero).

La prenotazione è consigliata nei giorni feriali e obbligatoria nei festivi e nei weekend, e può essere effettuata chiamando lo 041 5229138 o inviando una mail con giorno e orario all’indirizzo info@lestanzedelvetro.org

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